Augusto



"Sono nato il diciotto Febbraio millenovecentoquarantasette a Novellara di Reggio Emilia, nel cuore della notte mentre freddo e brina duellavano con rami secchi di pioppi e tigli.
Sono nato al caldo e mi hanno chiamato Augusto, come un nonno che non ho mai conosciuto.
Il cognome Daolio mi è stato dato da un uomo semplice e a suo modo dolce e complice.
Dall'età di sedici anni canto in un gruppo che si chiama Nomadi, scrivo canzoni e giro il mondo. C'è un altro mondo dentro di me che racconto con il disegno e la pittura, lo faccio da parecchi anni e alberi, rocce, cieli, lune, ombre e altro popolano questi miei racconti. Ho esposto in giro per l'Italia, ho illustrato dischi, libri, cartoline, manifesti. Non disegno per riempire un vuoto ma per vuotare un pieno che è dentro di me e preme. Una specie di confessione, prima ad uno spazio bianco, poi ad occhi che guarderanno. Ho lo studio a Novellara in via de Amicis, il numero credo sia il quarantaquattro, non ho il telefono ma montagne di libri e di oggetti."
Augusto Daolio

"..Mi chiedono che effetto fa essere continuamente conosciuti ovunque si vada: nessuno. Il dialogo con chi incontri mi è sempre piaciuto, il rischio di essere troppo famosi è che la gente ti mitizzi, non riesca ad avere con te un rapporto paritetico; ciò sarebbe deleterio. Noi siamo persone normalissime con i nostri pregi e i nostri difetti, amiamo condurre un'esistenza fatta di cose concrete, di piccole soddisfazioni quotidiane, di musica. Mi infastidiscono parecchio gli adulatori. I complimenti falsi li sento come un eccesso.."
Augusto Daolio

"Quando pensi che tutto stia andando bene, che le acque perennemente agitate si siano ormai placate e il veliero navighi tranquillo, in mari sicuri, proprio allora una scogliera improvvisa frantuma i tuoi sogni, tronca il tuo viaggio, distrugge le tue certezze...
...siamo tutti un po' più soli, più indifesi, più disorientati...
...Perdere un amico, un fratello, un allievo e al tempo stesso un maestro, in una parola sola Augusto..."
Beppe Carletti


MA CHE FILM LA VITA

Appassionata dichiarazione d'amore per la vita, per quello che ha dato, che dà e che darà. Tutti i minuti , i giorni, gli anni, le facce, i sentimenti scorrono sullo schermo della memoria, come un film qualche volta a colori, qualche volta in bianco e nero, misterioso gioco, che vale la pena di essere giocato, sempre. (Questo commento è stato scritto da Augusto)

Grazie a mia madre per avermi messo al mondo
a mio padre semplice e profondo,
grazie agli amici per lo loro comprensione,
ai giorni felici della mia generazione,
grazie alle ragazze, a tutte le ragazze.

Grazie alla neve, bianca e abbondante,
a quella nebbia, densa e avvolgente,
grazie al tuono, pioggia e temporali
al sole caldo che guarisce tutti i mali,
grazie alle stagioni a tutte le stagioni.
Ma che film la vita
tutta una tirata,
storia infinita, a ritmo serrato
da stare senza fiato.

Ma che film la vita
tutta una sorpresa
attore e spettatore,
tra gioia e dolore,
tra il buio ed il colore.

Grazie alle mani che mi hanno aiutato,
a queste gambe che mi hanno portato,
grazie alla voce che canta i miei pensieri,
al cuore capace di nuovi desideri,
grazie alle emozioni a tutte le emozioni.

Ma che film la vita,
tutta una tirata,
storia infinita,
a ritmo serrato
da stare senza fiato.

Ma che film la vita
tutta una sorpresa,
attore e spettatore
tra gioia e dolore,
tra il buio ed il colore.



Due omaggi ad Augusto:





RICORDARTI

Ricordarti nella nebbia
Sei un faro ormai lontano
Troppo tenue per un mondo
Fatto solo di rumori
Ricordarti in un mattino
Troppo forte più del sole
Che oramai non ce la fa
A scaldare questo mondo
Fatto solo di tristezza
Troppo grigio ormai per te
Ricordarti in mezzo al fumo
Dei falò su spiagge nostre
Troppo contro per un mondo
Fatto solo di rumori
Ricordarti in quel momento
Più cosciente di noi tutti
Che stavamo criticando
Il nostro mondo strampalato

Ricordarti in mezzo al fumo dei falò su spiagge no…

Fili di sogni, fili di te
Fili di sogni, fili di te
Fili di sogni, fili di te
Fili di sogni, fili di te

Ricordarti sai nel sole
Sei una voce ormai lontana
Troppo strana per un mondo
Fatto solo di rumori
Ricordarti nella sera
Troppo tenue più della luna
Che oramai non ce la fa
A sbiancare questo mondo

Ricordarti in mezzo al fumo dei falò su spiagge no…

Fili di sogni, fili di te
Fili di sogni, fili di te
Fili di sogni, fili di te
Fili di sogni, fili di te